Socio Assistenziali
CASA XENIA:
E’ un progetto di housing sociale per le donne in difficoltà, in particolare con figli minori a carico. L’idea progettuale, nata dalla collaborazione tra ACB Social Inclusion e i Servizi sociali del Comune di Arezzo, ha l’obiettivo di sostenere il reinserimento sociale e lavorativo di queste donne e a favorire la loro autonomia.
PON I FEAD – PROGETTO “RETE REGIONALE SENZA DIMORA”
dal 01.06.2019 al 30.06.21 è stata partner del Comune di Arezzo nella realizzazione del progetto di contrasto alla marginalità sociale delle persone in situazione di disagio abitativo, sociale, sanitario, familiare all’interno del territorio aretino finanziato dal Ministero delle politiche sociali. Il progetto si svolge in partenariato con l’associazione D.O.G. – dentro gli orizzonti giovanili e con la Fraternità Federico Bindi ONLUS, realtà che da anni si occupano di questi temi. Il progetto prevedeva la realizzazione di misure di sostegno in favore dei destinatari che vanno dalla presa in carico leggera attraverso sportelli territoriali e itineranti che svolgono consulenza legale, sociale e psicologica, fino ad una presa in carico più strutturata e alla realizzazione di un progetto individualizzato che veda l’attivazione di sostegni all’abitazione, alla ricerca del lavoro, all’acquisto di beni di prima necessità e di suppellettili o piccoli oggetti di uso quotidiano. Il progetto ha visto anche l’apertura di una struttura di accoglienza temporanea per persone senza dimora.
PROGETTO “RETE SOLIDALE ARETINA: MISURE A SOSTEGNO DELLE PERSONE IN CONDIZIONI DI MARGINALITA’ ESTREMA E/O VULNERABILITA’”:
L’associazione è stata capofila di un progetto in partenariato con il Comune di Arezzo, l’associazione D.O.G. – dentro gli orizzonti giovanili e la Fraternità Federico Bindi ONLUS finanziato dalla Cassa di Risparmio di Firenze attraverso il Bando tematico “Contrasto alla povertà e alla fragilità sociale” ed. 2020, finalizzato alla promozione del welfare di comunità. L’obiettivo del progetto è stato quello di supportare le persone in situazioni di marginalità estrema e/o vulnerabili e favorire percorsi di autonomia; il progetto si è collocato come prosecuzione e naturale evoluzione del progetto regionale rivolto ai senza dimora, poiché ha avuto l’obiettivo di proseguire e rafforzare le misure a sostegno degli utenti dei servizi della rete dei partner, sia in favore di coloro che usufruivano di misure di accoglienza temporanea sia di coloro che si trovavano in una situazione abitativa autonoma, ma in una condizione di difficoltà economica e sociale, anche dovuta a una fragilità psicologica e/o fisica.
PROGETTO “RANGE”:
Il progetto, finanziato dalla Regione Toscana, ha avuto come capofila Arci comitato provinciale aretino; la rete di soggetti pubblici era composta da Unione comuni del Casentino, Unione montana dei comuni della Valtiberina toscana, Comune di Arezzo, Comune di Bibbiena, Comune di Monte San savino e Azienda USL Toscana sud Est; la rete dei soggetti privati, tra cui la nostra associazione, comprendeva anche Oxfam Italia Intercultura, Associazione Sichem Crocevia dei popoli, Consorzio sociale Comars, Associazione Tahomà, Associazione Liberamente, Consorzio Isola che non c’è e Consorzio COOB. I destinatari erano i soggetti vulnerabili e in stato di abbandono di cui alla L.R. 45/2019. Il progetto ha proposto un sistema di presa in carico integrato attraverso l’attivazione di équipe multidisciplinari organizzate territorialmente in raccordo con i Servizi Sociali promuovendo un metodo di intervento “pattizio” con progetti assistenziali con l’obiettivo di vincolare ad impegni precisi i beneficiari. Nello specifico, la nostra associazione ha condiviso con il partner Oxfam, la gestione dello sportello di ascolto e orientamento su Arezzo e Sansepolcro; abbiamo attivato un servizio di supporto psicologico e di mediazione linguistico-culturale; abbiamo infine gestito un fondo per interventi di pronto intervento sociale su segnalazione da parte dell’intera rete di soggetti coinvolti.
PROGETTO DI SOSTEGNO ATTRAVERSAMENTO PEDONALE DI FRONTE ALLE SCUOLE:
L’Associazione ha gestito, per conto del Comune di Arezzo, dal 2016 al 2018, il servizio di assistenza all’attraversamento pedonale in prossimità delle scuole di Arezzo.
Il servizio è stato realizzato da alcuni volontari e dai ragazzi ospiti dei nostri centri di accoglienza per richiedenti protezione internazionale, dando a questi ultimi l’opportunità di presentarsi alla città come parte attiva e impegnata nel sociale.
ACCOGLIENZA MIGRANTI:
L’Associazione, dal 2011 al 2019, si è specializzata nell’accoglienza dei richiedenti protezione internazionale, attraverso la realizzazione di un progetto di accoglienza diffusa sul territorio provinciale che forniva servizi orientati all’inclusione dei soggetti più vulnerabili allo scopo di ridurne la fragilità e l’isolamento sociale: sostegno all’apprendimento della lingua italiana, servizio di mediazione linguistico-culturale, servizio di supporto legale e psicologico, servizio di aiuto nella ricerca del lavoro, sostegno alla ricerca di un alloggio autonomo, accompagnamento ai servizi sanitari e educativi del territorio. Le nostre strutture, denominate centri di accoglienza straordinaria (CAS), erano piccole abitazioni che ospitavano dalle 4 alle 8 persone. La scelta di un’accoglienza diffusa era finalizzata a favorire l’integrazione delle persone nel contesto ove risiedevano, facendo leva sulla riacquisizione dell’autonomia che, nel caso del richiedente asilo, è molto compromessa al momento dell’arrivo nel Paese ospite; nel corso della loro permanenza nel centro, gli ospiti venivano impiegati in molte attività, anche di volontariato o comunque che consentivano al beneficiario di apprendere quanto necessario per poter vivere dignitosamente sul territorio, acquisire un’autonomia economica e costituire una rete sociale di sostegno. Nel corso di questi anni abbiamo provveduto all’accoglienza di circa 120 persone, con un turn over medio di circa 2 anni per ogni beneficiario.