Nato nel 2014, lo Sportello di ascolto ha l’obiettivo di sostenere le persone che si trovano in condizione di svantaggio o di fragilità personale, sociale, familiare, sanitaria e/o economica che necessitino di

MEDIAZIONE
LINGUISTICO-CULTURALE

Assistenza linguistica e culturale per garantire comprensione e dialogo tra persone straniere e italiane.

ORIENTAMENTO
BUROCRATICO-LEGALE

Consulenza e assistenza legale in relazione alla condizione giuridica di straniero, per sostenere le vittime di discriminazioni di ogni natura, per garantire la dignità dell’individuo e il rispetto dei diritti umani.

SUPPORTO E/O ACCOMPAGNAMENTO
NELL’ACCESSO AI SERVIZI TERRITORIALI

Gli operatori orientano e, nei casi di vulnerabilità, accompagnano gli utenti ai servizi del territorio al fine di ridurre il gap linguistico e culturale e garantire parità di trattamento.

CONSULENZA
E SOSTEGNO PSICOLOGICO

In seguito all’accesso allo sportello di ascolto, è possibile attivare un servizio di consulenza e sostegno realizzato da una psicologa e psicoterapeuta dello sviluppo con competenze in etnopsicologia.

PRESA IN CARICO DELL’EQUIPE MULTIDISCIPLINARE PER LE PERSONE IN SITUAZIONE DI MAGGIORE SVANTAGGIO

Qualora vi sia la necessità e in caso di forte vulnerabilità, l’utente è preso in carico in maniera più strutturata da un’equipe composta da operatori sociali, psicologa, avvocato, mediatore linguistico-culturale e viene predisposto un piano individualizzato condiviso con l’utente e finalizzato a ricercare soluzioni alle problematiche emerse. L’équipe lavora in rete con i servizi pubblici e privati del territorio, al fine di ottimizzare le risorse a disposizione. L’obiettivo è l’attivazione di percorsi che favoriscano l’autonomia.

Il servizio di sportello è

TOTALMENTE GRATUITO

e si trova ad Arezzo in via Eritrea 9 al secondo piano.

Lo sportello è attivo nei giorni di:

LUNEDì ore 16.30- 19.30

GIOVEDì ore 16.30 – 19.30

E’ possibile prenotare un appuntamento chiamando oppure mandando un WhatsApp allo

05751820280.

E’ sempre garantita la presenza, oltre che degli operatori sociali, dei mediatori linguistico-culturali, della psicologa e dell’avvocato.

Come funziona?

Lo sportello è il primo momento di incontro con gli utenti che hanno modo di esprimere le proprie difficoltà e necessità.

Gli operatori orientano e, nei casi di vulnerabilità, accompagnano gli utenti ai servizi del territorio.

Qualora vi sia la necessità e in caso di forte vulnerabilità, la persona è presa in carico in maniera più strutturata da un’equipe composta da operatori sociali, psicologa, avvocato, mediatore linguistico-culturale e viene predisposto un piano individualizzato condiviso con l’utente e finalizzato a ricercare soluzioni alle problematiche emerse. In questa fase è fondamentale il coinvolgimento dell’utente affinché sia parte attiva del processo di ricerca della propria autonomia. I vari professionisti dell’équipe interna lavorano in rete sia tra loro che con i servizi sociali del territorio e gli altri enti del Terzo settore, allo scopo di evitare lo spreco di risorse derivato da una gestione scarsamente coordinata degli interventi.

L’obiettivo degli interventi non può e non deve mai essere l’assistenza fine a se stessa, ma l’attivazione di percorsi che favoriscano l’autonomia della persona fragile che, lungi dall’essere passivamente beneficiaria di azioni in suo favore, è e resta al centro della propria esistenza, sostenuta laddove sia necessario.