Al Sindaco Fanfani, che scrive al Ministro Maroni…

Gentile Sindaco Fanfani, leggendo la sua lettera al Ministro dell’Interno Maroni con la richiesta di poter espellere tutti i criminali stranieri, anche quelli in attesa di giudizio, mi vengono in mente delle domande cui lei potrebbe rispondere, essendo un avvocato di comprovata esperienza.Perché ogni volta che uno straniero è denunciato e si rivolge ad un avvocato, gli vengono consigliati mille modi per perdere tempo e di dichiarare che non parla italiano, anche se non è vero, così il tribunale deve cercare un interprete? Perchè al tribunale gli interpreti non ci sono mai? Non pensa che se le nostre leggi e i nostri tribunali funzionassero bene, forse gli avvocati non troverebbero tutti questi stratagemmi per perdere tempo? Probabilmente gli stranieri non dovrebbero stare mesi e mesi in attesa di giudizio, ma le condanne e le espulsioni dovrebbero avere luogo in tempi rapidi, in modo da colpire i criminali, quelli veri,  quelli condannati e  non quelli presunti che, magari, non hanno fatto niente, ma semplicemente hanno la pelle scura come quella di qualcuno che è stato visto scappare dal luogo del reato.La nostra città a me non sembra essere in una situazione di criminalità così preoccupante, i reati sono in calo negli ultimi anni, anche se gli stranieri sono sempre in aumento.  La crisi economica ha messo tante famiglie in grave difficoltà, manca il lavoro, mancano le case popolari, i posti negli asili pubblici, manca un’accoglienza vera per indirizzare i giovani nella giusta strada. Tanta gente viene arrestata per aver rubato roba di poco conto nei supermercati, tanti ragazzi lasciano la scuola per trovare qualche soldo, e magari fanno cose illegali.  I grandi criminali stranieri, quelli che portano in città le prostitute e la droga, viaggiano su belle macchine e hanno belle case, hanno avuto magari molte condanne, ma grazie ai loro bravi avvocati, non si sa perché, sono sempre qui.Senza contare che ad Arezzo ci sono tante persone molto ricche e potenti che, anche se indagate innumerevoli volte per reati molto gravi,  non hanno mai dovuto lasciare questa città, neppure quando sono state condannate.Siccome lei è anche un artista, un pittore, un poeta, quindi una persona dotata di grande sensibilità, leggendo la lettera che ha scritto, non crede che quelle parole creino a noi immigrati grande amarezza? Perché io che, come tanti altri, ho passato la metà della mia vita in questa città, devo vivere con la paura che, se qualcuno mi denuncia ingiustamente, devo essere espulso senza poter dimostrare la mia innocenza?
Grazie Sindaco ma…
Caro Direttore.
Sindaco Fanfani sulla ordinanza per la chiusura dei phone center alle 21.00, sono felice che vuole incontrare i negozianti e sono molto felice per la sua preoccupazione per i giovani immigrati che frequentano questi call center e bevono troppo.
Io vivo da 8 anni in Arezzo, mi sento anche in parte aretino e sono invece molto preoccupato per i giovani aretini, perché girando in città, vedendo in tutte le piazze principali del centro storico nel fine settimana dei giovani ubriachi, che berciano e rompono bicchieri e bottiglie e poi partono nelle loro grosse macchine sgommando. Penso che il signor sindaco è indifferente a loro ed è solo preoccupato dei giovani immigrati. Siccome mi sento un buon cittadino, vorrei dire che ai miei occhi in città mancano tutti gli spazi culturali e sociali per questi giovani, ci sono solo locali molto costosi dove si consuma tanti superalcolici, senza cabine telefoniche per chiamare all’estero. Forse per il Sindaco una birra da 66 a un euro e mezzo fa più ubriacare di un daiquiri da 10 euro. Chiudendo questi call center forse il sindaco vuole aiutare l’integrazione tra i giovani italiani e stranieri che così possono bere.