Domenica primo agosto l’Associazione Culturale del Bangladesh ha realizzato un pic nic per i soci ed i loro familiari, presso l’area attrezzata di Rigutinelli. La giornata è iniziata alla 10.00 ed è finita alle 18.00, hanno partecipato decine di famiglie, con donne e bambini, per godere di una domenica da passare insieme al fresco in un luogo pubblico. La nostra associazione ogni anno realizza una festa di questo tipo, per la nostra comunità questi momenti sono molto importanti perché i nostri soci in genere non vanno in ferie, in agosto varie aziende aretine sostituiscono con il lavoro di noi immigrati i dipendenti aretini che vanno in vacanza, quindi intere famiglie sono costrette a passare il mese di agosto in città. Durante la festa abbiamo distribuito cibo ed acqua, non c’erano alcolici, veniva diffusa musica popolare bengalese, sia registrata che suonata dal vivo con strumenti acustici tradizionali. Tante famiglie non bengalesi che erano presenti hanno assaggiato i nostri piatti tipici ed hanno ascoltato la nostra musica, chiedendoci informazioni sul cibo, sugli strumenti, sui nostri abiti tradizionali e sulla nostra cultura, facendo foto e partecipando alla nostra festa. Nessuno è venuto a lamentarsi da noi del volume troppo alto della musica e del fastidio arrecato al loro riposo.
Prima di realizzare questa festa il Presidente ha chiamato l’ufficio verde pubblico del comune per chiedere autorizzazioni, ma ci è stato detto che essendo un posto pubblico non servivano autorizzazioni, dopo ci siamo recati presso il gestore del ristorante attiguo per sapere come ci dovevamo comportare. Per scaldare il cibo che avevamo preparato a casa abbiamo utilizzato, presso i focolari per il barbecue, dei bruciatori a gas collegati a delle piccole bombole da campeggio, non credevamo davvero di commettere un azione così grave o illegale. Durante la festa ci siamo recati molte volte dal gestore del ristorante per sapere se qualcuno si stava lamentando o se stavamo creando dei problemi ai suoi clienti, ma lui ci ha sempre rassicurato dicendoci che non c’erano lamentele. Alla fine abbiamo ripulito tutta l’area e portato nei cassonetti i rifiuti raccolti.Ci spiace che la signora Rossi Beccafico non sia venuta da noi a farci presente il disturbo che le abbiamo creato, sicuramente la avremo ascoltata e saremo stati disponibili a venirle incontro e a condividere con lei la nostra festa. Noi avremo imparato da lei come meglio rispettare la natura e lei avrebbe imparato da noi qualcosa sulla cultura di un altro paese. Ci scusiamo con lei se le abbiamo provocato disturbo, non era nostra intenzione, ne avevamo intenzione di infrangere delle leggi, su cui in futuro ci informeremo meglio, ma non capiamo come sia possibile definire come rave party una festa pacifica, piena di bambini, non capiamo quanto sia stata diversa questa domenica dalle altre, quando comunque centinaia di persone mangiano insieme in un luogo ristretto, non certo restando in silenzio. Neanche crediamo che un pomeriggio un po’ più rumoroso possa avere disturbato quelle povere bestie che vivono tutto l’anno chiuse nei loro recinti disturbati comunque da moltis! simi visitatori. In fondo la nostra è una comunità pacifica, stiamo tutto l’anno a lavorare, non creiamo disturbo o problemi alla città, se un giorno vogliamo recuperare le nostre tradizioni e sentirci per una volta alla pari di tutti i cittadini, non crediamo di fare una grave prepotenza a nessuno.